Relatori: Massimo Bacigalupo e Fausto Malcovati
L’intervento di Massimo Bacigalupo verterà su:
L’io è un pc che prende a funzionare alla nascita e non si ferma per tutta la vita. Raccoglie e rielabora infinite impressioni, immagini, conoscenze a cui può riferirsi consciamente e no. Il tutto scandito nel tempo. “Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow” come dice Macbeth.
L’intervento di Fausto Malcovati Verterà invece su:
“Ivan Karamazov, il più complicato, contraddittorio, inquieto, angosciato dei fratelli. All’inizio del romanzo sembra il più equilibrato, severo, ragionevole: in realtà sotto la razionalità esplode il caos. Rinnega Dio ma lo cerca disperatamente. Rinnega la morale ma si rifiuta di accettare la corresponsabilità nel parricidio. Alla fine del romanzo incontra il diavolo: è il suo doppio. E’ la sua parte cinica, beffarda, irriverente. Ma alla radice c’è un disperato bisogno di credere in una umanità dove non ’tutto è permesso’, dove l’amore e la pietas abbiano ancora un loro spazio”.